So che ci
conosciamo appena, ma credo di poterti considerare una buona amica alla quale
confidare i miei pensieri più profondi. Per carattere sono molto timida e
difficilmente parlo di me con gli altri, ma grazie a te e alla tua simpatica
amica Marinella sono riuscita a schiudermi dal bozzolo che mi avvolgeva,
proprio come questo avvolge il bruco prima di diventare farfalla.
Non ti nascondo che essendo ancora una bambina sono molto
insicura e cerco negli altri conforto e sicurezza, ma stranamente grazie agli
insegnamenti di GiocoDanza® sono riuscita a migliorare
(almeno credo), ad aprirmi sempre di più e a modificare alcuni aspetti del mio
carattere
GiocoDanza®. Che parola grande
per una bimba come me. Cosa dire? Beh, forse se penso alle parole della maestra
Marinella a tutto quello che mi ha insegnato in questo percorso, riuscirò a
parlarti di me
L’ho conosciuto l’anno passato grazie alla mia insegnante, la quale mi parlava di un nuovo modo di fare danza, e ricordo che mentre me ne parlava mi chiedevo cosa significasse “ un nuovo modo di fare danza”, mi diceva < si gioca imparando>, ed io sempre più dubbiosa mi chiedevo come potesse essere possibile. Così incuriosita da quelle parole, ho iniziato a documentarmi, a cercare più informazioni possibili, e più informazioni ottenevo, più ero affascinata da quel mondo, che molti consideravano magico. Ma non mi bastava, volevo incontrare di persona GiocoDanza®. Iniziai a cercare come incontrarlo, ma i luoghi che visitava erano troppo lontani per me; così mi arresi, ma feci una promessa a me stessa che prima o poi l’avrei incontrato.
L’ho conosciuto l’anno passato grazie alla mia insegnante, la quale mi parlava di un nuovo modo di fare danza, e ricordo che mentre me ne parlava mi chiedevo cosa significasse “ un nuovo modo di fare danza”, mi diceva < si gioca imparando>, ed io sempre più dubbiosa mi chiedevo come potesse essere possibile. Così incuriosita da quelle parole, ho iniziato a documentarmi, a cercare più informazioni possibili, e più informazioni ottenevo, più ero affascinata da quel mondo, che molti consideravano magico. Ma non mi bastava, volevo incontrare di persona GiocoDanza®. Iniziai a cercare come incontrarlo, ma i luoghi che visitava erano troppo lontani per me; così mi arresi, ma feci una promessa a me stessa che prima o poi l’avrei incontrato.
Ritornai alla mia vita di sempre, fino a quando, in una
giornata di sole di Settembre, la mia maestra mi disse che GiocoDanza® era qui in Calabria. Realizzai subito che
finalmente avrei potuto anch’io incontrarlo, e magari unirmi a tutte le altre
bimbe che avevano avuto il piacere di conoscerlo.
Se devo dirti tutta la verità cara Lulù, all’inizio ero spaventata perché sapevo che avrebbero preso parte a questi incontri delle bimbe più preparate di me, e il solo pensiero mi aveva scoraggiata non poco, ma mi feci coraggio, accantonai tutte le mie perplessità e riuscii a fare l’iscrizione.
Avevo letto tanto di GiocoDanza®, credevo di averlo capito ma mi sbagliavo. Il primo giorno che l’ho incontrai ero emozionata, avevo dinanzi a me delle persone speciali, realizzai che sarei dovuta diventare come una spugna, trattenere e assimilare tutti i loro insegnamenti. Si, Lulù è proprio questo che pensavo quando vi ho conosciute, te e Marinella. Parlavate di tornare bambine, ed io non riuscivo a capire come questo potesse essere utile, poi quando le parole sono iniziate a diventare concrete ho capito, ho capito cosa significasse la frase “un nuovo modo di fare danza”, e non vedevo l’ora di mettere in pratica tutte quelle tecniche imparate, non vedevo l’ora di salpare con le altre bimbe in quelle fantastiche avventure; non vedevo l’ora di nuotare tra le onde del mare come piccole sirene, e affrontare quei brutti ceffi dei pirati, o di affrontare le insidie del castello incantato come esploratrici.
Sono tornata ad essere bambina, è come se mi fossi trovata catapultata nell’isola di Peter Pan, dove tutto è possibile, persino volare; forse GiocoDanza® è l’isola che non c’è, ricca di mille avventure, cattivi da sconfiggere e principesse da salvare; un posto magico, incantato dove non importa quanti anni tu abbia, l’importante è riuscire a saper giocare e a ritornare bambini.
Insomma, GiocoDanza® mi ha dato tanto, mi ha aperto un mondo pieno di colori stravaganti e vivaci, ha cambiato il mio modo di approcciarmi alla danza, e non solo, anche alla vita. Sono riuscita ad esprimere tutto quello che per tanto tempo ho tenuto nascosto dentro me, perché credo che non sia solo utile per la danza, ma credo (e ne sono convinta) che ogni individuo dovrebbe attingere a questo per riuscire a prendere la vita diversamente.
Ecco, cara Lulù, questa è la mia esperienza con te e Marinella, Voi mi avete regalato emozioni inaspettate!!
Se devo dirti tutta la verità cara Lulù, all’inizio ero spaventata perché sapevo che avrebbero preso parte a questi incontri delle bimbe più preparate di me, e il solo pensiero mi aveva scoraggiata non poco, ma mi feci coraggio, accantonai tutte le mie perplessità e riuscii a fare l’iscrizione.
Avevo letto tanto di GiocoDanza®, credevo di averlo capito ma mi sbagliavo. Il primo giorno che l’ho incontrai ero emozionata, avevo dinanzi a me delle persone speciali, realizzai che sarei dovuta diventare come una spugna, trattenere e assimilare tutti i loro insegnamenti. Si, Lulù è proprio questo che pensavo quando vi ho conosciute, te e Marinella. Parlavate di tornare bambine, ed io non riuscivo a capire come questo potesse essere utile, poi quando le parole sono iniziate a diventare concrete ho capito, ho capito cosa significasse la frase “un nuovo modo di fare danza”, e non vedevo l’ora di mettere in pratica tutte quelle tecniche imparate, non vedevo l’ora di salpare con le altre bimbe in quelle fantastiche avventure; non vedevo l’ora di nuotare tra le onde del mare come piccole sirene, e affrontare quei brutti ceffi dei pirati, o di affrontare le insidie del castello incantato come esploratrici.
Sono tornata ad essere bambina, è come se mi fossi trovata catapultata nell’isola di Peter Pan, dove tutto è possibile, persino volare; forse GiocoDanza® è l’isola che non c’è, ricca di mille avventure, cattivi da sconfiggere e principesse da salvare; un posto magico, incantato dove non importa quanti anni tu abbia, l’importante è riuscire a saper giocare e a ritornare bambini.
Insomma, GiocoDanza® mi ha dato tanto, mi ha aperto un mondo pieno di colori stravaganti e vivaci, ha cambiato il mio modo di approcciarmi alla danza, e non solo, anche alla vita. Sono riuscita ad esprimere tutto quello che per tanto tempo ho tenuto nascosto dentro me, perché credo che non sia solo utile per la danza, ma credo (e ne sono convinta) che ogni individuo dovrebbe attingere a questo per riuscire a prendere la vita diversamente.
Ecco, cara Lulù, questa è la mia esperienza con te e Marinella, Voi mi avete regalato emozioni inaspettate!!
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