Cara Marinella,
Sono passate circa due
settimane dall'ultimo incontro, sicuramente il più intenso ed emozionante
condiviso con le mie amiche.
Premetto che ciò che
inizialmente mi ha spinto a partecipare, è stata la profonda curiosità
nell'immaginare il legame tra "gioco" e "danza".
Molti credono che
giocare sia un'attività banale, soprattutto oggi se non si fa senza utilizzare
strumenti tecnologici. Al contrario, penso sia un divertimento assoluto; ma
tale attività non è da sottovalutare, perché permette a noi insegnanti di
relazionarci con i bambini, stimolandogli creatività e affinando la loro capacità
di ascolto e di comprensione.
Subito, al mio
rientro a casa, terminato il primo incontro, le mie considerazioni sono state
positive; poi, andando avanti, non solo ho capito che questo progetto sarebbe
stato utile per la mia crescita professionale ma anche per una crescita
interiore.
Non ho mai avuto
alcun pentimento riguardo al lavoro scelto, perché penso sia il più bello al
mondo. Ho rafforzato maggiormente questa consapevolezza in un momento molto
particolare e triste della mia vita, dove il dolore uccide e rende impotenti,
dove si annullano la voglia e lo stimolo di fare, dove si perdono di vista gli
obiettivi da raggiungere.
Poi, l'idea di offrire ai bambini; gioia, amore, divertimento mi rendeva sempre più viva e sicura di voler uscire da quella tristezza e quei ricordi … ricordi che non voglio cancellare ma che non devono diventare quotidianità. E in quel periodo con i miei bimbi è stato un vero e proprio "dare e avere".
Poi, l'idea di offrire ai bambini; gioia, amore, divertimento mi rendeva sempre più viva e sicura di voler uscire da quella tristezza e quei ricordi … ricordi che non voglio cancellare ma che non devono diventare quotidianità. E in quel periodo con i miei bimbi è stato un vero e proprio "dare e avere".
Il gioco danza® è
stato un ulteriore marcia in più. Superare paure e timori con la fantasia è
qualcosa che non potevo neanche lontanamente immaginare. Oggi, se i brutti
ricordi tornano, basta andare con le mie bimbe nella giungla o nel bosco
incantato, e tutto passa.
È stato bello viaggiare
di fantasia, riuscire a guardare e immaginare come lo fanno i bambini. Tutto potevo pensare, ma non di diventare una
sirena rapita dai pirati, o una principessa, o ancora di riuscire a parlare con
un tigrotto di nome Sole, e in tutto ciò avere le bambine attente e partecipi.
La cosa emozionante è
stata la naturalezza e la serenità di come noi tutte (gruppo di Castrovillari)
abbiamo condiviso questo percorso come se ci fossimo già incontrate. La cosa più emozionante e che mi ha
colpito molto, è stata la naturalezza di come tutte le (bimbe) il gruppo di
Castrovillari, si è fatto trasportare dalle emozioni, il giorno in cui Cristina
ha fatto uscire il bambino che ognuno di noi ha dentro, con una certa
naturalezza e un senso di serenità, come se ci conoscessimo tutte già, e
potessimo parlare di tutto quello che riguardava la nostra vita. Perché è stato bello scambiarsi i colori,
tornare piccole piccole, fare un disegno sdraiate per terra, chiudere gli occhi
e rilassarsi, farsi trasportare dai ricordi e sentirsi, leggera come nel gioco delle
margheritine e il vento … Aprire gli occhi e vedere che tutte hanno avuto la
stessa reazione …
Adesso grazie a
questo progetto, a questa esperienza, riesco a trasformare la mia sala di danza
in un mondo magico da poter esplorare insieme alle mie bimbe.
Gioia, serenità e
nuove emozioni per me e le mie bimbe, racchiuse in un’unica parola: Giocodanza®!
Nessun commento:
Posta un commento